venerdì 31 agosto 2012

Pontinia, a proposito di biblioteca. Che fine ha fatto quel progetto?

dal sito: http://solleviamoci.wordpress.com

Da quando riprendere la storia della biblioteca? 

Si può fare tranquillamente da qualsiasi punto, tanto la situazione non è evoluta. Trecento sessantatre giorni fa, si riprendeva a scrivere sull’argomento, su queste pagine dopo la pausa estiva. Era una novità per i lettori, ma soprattutto per gli amministratori comunali. Perché mai un’Associazione culturale insieme con altre forze associative con l’appoggio morale del dirigente delle scuole elementari, Anna Maria Bilancia, vogliono rivitalizzare uno spazio pubblico mal gestito? 

I pavimenti ci sono, le sedie e i tavolini anche, la struttura è cosa fatta, anzi di architettura storica, impossibile da cementificare, gli scaffali sono pieni e adesso c’è persino un servizio innovativo. Il Wi-Fi! Peccato che non funzioni, e per il resto gli scaffali sono pieni, sì ma di quali libri? E le sedie e tavoli ci sono, ma quanti sono occupati da studenti? 

Il progetto poco tecnico, ma esauriente, che il Cantiere Creativo aveva consegnato all’ufficio protocollo non ha attecchito molto nell’amministrazione. L’Assessore alla cultura Patrizia Sperlonga ha pronunciato qualche intenzione di rivalutare il servizio pubblico della biblioteca comunale, ma con pochi risultati. Il punto di partenza non è l’arrivo, la speranza per l’Associazione era quella di rivalutare la casa della cultura, e in realtà questo un po’ è avvenuto, muovendo altre volontà, così com’è successo sei mesi dopo con la proposta tecnica di un gruppo di giovani ingegneri, il GAP (Generation, Activities, Projects). Adesso le cose cambieranno, sono stati stanziati tremila euro per far partire il progetto, che però in realtà ne richiede circa dodicimila euro annui, una prova per analizzare la fattibilità del progetto. Se tutte le biblioteche devono passare per prove di fattibilità, il mondo avrebbe perso da un pezzo la memoria.  

Alessandro Franco del Gap, dopo l’incontro con l’Assessore precisa: “Il lavoro di stesura del bando per accedere alle borse di studio, dovrebbe farlo il responsabile del settore, poiché ci teniamo tanto che la biblioteca comunale sia gestita da giovani ragazzi, faremo quest’atto di volontariato per la città”. Il progetto, prevede l’emissione del bando da parte del Comune di Pontinia per la selezione di sei studenti universitari o di media superiore aventi raggiunti la maggiore età. I tremila euro serviranno a coprire fino a dicembre 2012, il pagamento dei borsisti. 

Per quanto riguarda il Wi-Fi è stata deliberata la sponsorizzazione, per i parcheggi riservati all’utenza della biblioteca la pratica sarà portata avanti dall’ufficio lavori pubblici. I ragazzi che risponderanno al bando avranno il compito di istruirsi dal capo settore per quanto riguarda le pratiche di archiviazione ISBN, servizio prestiti e inventario nuovi libri. Un lavoro retribuito che allo stesso tempo porterà una ventata nuova in biblioteca.

Pubblicato il 25 agosto 2012 su Il Settimanale di Latina
Gianpaolo Danieli

lunedì 27 agosto 2012

riunione a breve

Ciao a tutti, sulla scia del finire di questa calda estate, mi sento di riprendere in mano la situazione per poter ricreare il tessuto stabile dell'Associazione. Sono passati quasi due anni dalle ultime votazioni del direttivo, è ora di rinnovare l'organico del Cantiere Creativo. C'è da lavorare per poter dare spazio a chi desidera ritrovare un nonluogo per esprimersi, per aderire a iniziative e sintonizzarsi con chi si sente vicino. Il Cantiere Creativo è stato questo finora? Spero di si, ma c'è dell'altro in questo gruppo? vogliamo scoprirlo? Dopo le mie dimissioni da presidente, è crollata la volta che regge il soffitto? Che dobbiamo farci con il soffitto? A noi serve ammirare il cielo. Per chi volesse prendere il volo e condividere con il CANTIERE CREATIVO, tempo, emozioni e attività, organiziamoci una riunione a breve. Io propongo lunedì 3 settembre, ore 21. luogo da stabilire insieme.

Gianpaolo Danieli

mercoledì 1 agosto 2012

Trash Project, per vivere un mondo migliore.

Si conclude oggi il progetto Trash Project Pontinia. 

La tappa nazionale del progetto finanziato dal programma europeo Youth in Action, organizzato e ideato dall’Associazione Cantiere Creativo in sinergia con l’associazione CEMEA del Mezzogiorno, il Consiglio dei Giovani di Pontinia e le associazioni culturali europee che hanno aderito al programma. Una settimana ricca d’impegni per i trenta ragazzi del progetto di “Eco Arte”, realizzato attraverso i metodi di educazione non formale, principio fondamentale della Federazione Italiana dei Cemea (FIT: www.cemea.it) dove le tecniche di apprendimento s’integrano con la realizzazione pratica di nuovi percorsi di educazione attiva. 

Il punto di partenza per un cambiamento del vissuto sociale e dell’espressione culturale, la troviamo in queste azioni, dove i ragazzi si mettono in discussione su importanti temi. In questo caso hanno lavorato affinché il messaggio dell’arte restituisca agli animi della gente, la sensibilità per vivere un mondo migliore. In questa settimana si è parlato soprattutto di rifiuti – il trash project è un progetto sulla rivalutazione dei rifiuti – attraverso forme non convenzionali, per sensibilizzare e informare quel tessuto sociale dormiente. Cosa di più efficace? Un progetto che mette in relazione diversi paesi dell’Europa, diverse culture, i ragazzi di Pontinia che hanno partecipato con la cittadinanza e le autorità. Una scossa di energia, ha mobilitato le persone a capire come riusare materiali che quotidianamente si gettano, a riciclare materiali importanti (carta, vetro, alluminio, plastica), a trasmettere il pensiero che molti rifiuti si possono eliminare dalla nostra catena di produzione, che sono degli errori di progettazione. 

 La volontà dell’Associazione Cantiere Creativo in questo progetto è stata chiara, del resto sono tre anni che lavorano per informare la cittadinanza e l’Amministrazione su temi fondamentali per la nostra sopravvivenza. Temi, che non si legano solo alla necessità pratica di attuare nuove strategie di convivenza civile ecosostenibile, anche temi necessari a ri-conquistare la necessaria elasticità di pensare di vivere la propria realtà, disintossicandosi dall’omologazione del consumismo di massa. Uno sforzo sostenuto con poche gambe ma con una mente aperta e condivisa. La nuova società è in trasformazione. 

Pubblicato il 28 luglio su "Il Settimanale di Latina"
di Gianpaolo Danieli